Accusato anche di molestie sessuali, Le Graet sommerso dalle critiche: ha rinnovato Deschamps e ha mancato di rispetto a Zidane (Dove va? Non me ne frega niente, non gli avrei neanche risposto al telefono), facendo arrabbiare Mbapp. Lui e il ct accusati di non aver tenuto Benzema in Nazionale
Accusato di molestie sessuali e misoginia, di avere chiuso entrambi gli occhi contro razzismo e omofobia nel calcio, di avere intralciato il rientro in Nazionale di Karim Benzema e di avere mancato di rispetto per Zinedine Zidane, l’81enne Nol Le Grat vive forse le sue ultime ore alla testa della FFF (Fderation Franaise de Football), e la sua caduta in disgrazia talmente totale e profonda — anche se non repentina — che si avrebbe quasi voglia di prendere le sue difese. Solo che mancano gli appigli.
Nol Le Grat gioca un po’ sulla sua immagine di signore all’antica affaticato dagli eventi e dall’et, ma la figura di nonno che perde qualche colpo sempre pi incompatibile con la responsabilit di guidare la Federazione del calcio francese. L’ultima uscita, che gli valsa una foto su tutta la prima pagina dell’Equipe con il titolo Inacceptable!, sono le parole contro Zinedine Zidane, monumento nazionale dopo la vittoria della prima coppa del mondo nel ’98, che secondo alcuni avrebbe potuto prendere il posto di Didier Deschamps alla guida della Francia.
Non solo Le Grat ha riconfermato Deschamps fino al 2026, per un altro mondiale ancora, senza consultare nessuno e in fretta, quasi di nascosto, incurante dei dubbi sulla gestione della coppa in Qatar quanto al mancato impiego di Karim Benzema. Ma quando si trattato di difendere la sua scelta, e di rifiutare l’ipotesi Zidane, in un’intervista con Rtl ha pronunciato parole avventate. Zidane potrebbe andare ad allenare la squadra brasiliana? Fa quello che vuole, non sono affari miei. Non l’ho mai incontrato e non abbiamo mai pensato di separarci da Deschamps. Non me ne frega niente, pu andare dove vuole, in un club, ne avrebbe quanti ne vuole in Europa, un grande club. Per quanto mi riguarda, non credo affatto in una squadra nazionale. E ancora: Non gli avrei neanche risposto al telefono. Per dirgli cosa? Salve signore, non si preoccupi, cerchi un altro club, ho appena trovato un accordo con Didier?.
Zidane c?est la France, on manque pas de respect la lgende comme a?
— Kylian Mbapp (@KMbappe) January 8, 2023
L’atteggiamento di Le Grat ormai talmente inopportuno da avere provocato la reazione di Kylian Mbapp, il campione sempre pi amato e potente. Zidane la Francia, e non si manca di rispetto alla leggenda in questo modo, ha twittato Mbapp, seguito dopo qualche ora da un comunicato risentito del Real Madrid, la squadra dove Zidane ha giocato e allenato.
Sullo sfondo, la rabbia per la finale dei Mondiali in Qatar persa ai rigori con l’Argentina, nella quale la presenza del pallone d’oro Benzema, il centravanti francese del Real, sarebbe stata forse decisiva. Invece Benzema, dopo un leggero infortunio nel primo allenamento in Qatar, ha lasciato i Mondiali con il primo volo all’alba, e non mai pi tornato. Le Grat e l’allenatore Deschamps sono sospettati di non avere fatto nulla per trattenerlo, o addirittura di averlo incoraggiato a partire. Benzema ha come amico, figura di riferimento e idolo Zinedine Zidane. Entrambi sono francesi di origine algerina, e nel curriculum di Le Grat non mancano sospetti di frasi non impeccabili nei confronti dei giocatori di origine araba. La sua freddezza nei confronti di Benzema e adesso di Zidane tocca un tasto delicato. La ministra dello Sport Amlie Ouda-Castra ha condannato apertamente le dichiarazioni di Le Grat, peraltro accusato di molestie da una agente del calcio femminile e da altre donne, e dietro le quinte il comitato esecutivo della Federazione lavora per convincerlo a dimettersi.
Il presidente Emmanuel Macron avrebbe gi contattato Michel Platini, ormai assolto dalle accuse di corruzione, chiedendogli di tenersi pronto. Al di l del caso personale di Le Grat, occorre evitare che la Nazionale francese alimenti le divisioni e le polemiche nel Paese, e torni a essere un simbolo di unit e coesione come nel 1998 quando Zinedine Zidane, e Didier Deschamps, vinsero la Coppa del Mondo in Francia.
11 gennaio 2023 (modifica il 11 gennaio 2023 | 07:41)
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Bufera sul capo della Federcalcio francese: accuse di molestie e tutte le star contro, da Zidane a Mbappé
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