Le notizie del 4 ottobre sul nuovo governo italiano








Giorgia Meloni ha incontrato il ministro uscente Roberto Cingolani alla Camera per parlare della crisi energetica. “Dobbiamo fare presto, troppe scadenze importanti. La crisi energetica è una questione europea“.

Meloni oggi ha anche sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky per telefono: lui l’ha invitata a Kiev, lei ha ribadito il pieno sostegno del suo partito alla lotta ucraina.

Nel frattempo si continua a ragionare sulla possibile squadra di ministri da portare a Palazzo Chigi, con il nodo delle figure tecniche affianco a politici indicati dai leader dei partiti. Dal vertice Lega dovrebbe arrivare anche la lista di nomi del Carroccio per la squadra dei ministri.

Ciriani (FdI): “Governo sarà di alto profilo, non importa se tecnico o politico. Ministri? Decide Meloni”

Il governo guidato da Giorgia Meloni sarà di “alto profilo” e “non è importante se tecnico o politico, se più tecnico o più politico, l’importante è che le persone scelte siano all’altezza delle sfide che ci aspettano che sono sfide davvero impegnative”. Lo dice il senatore di Fdi Luca Ciriani a Porta a porta. Ma i partiti hanno espresso i loro desiderata? “È normale che avvenga cosi, in ogni trattativa c’è chi chiede, poi spetta alla presidente fare la sintesi”, ha precisato.

Meloni oggi ha sentito al telefono anche l’ex premier israeliano Netanyahu

Colloquio telefonico tra Giorgia Meloni e l’ex premier israeliano Benjamin Netanyahu, ricandidato alle elezioni politiche del prossimo 1 novembre. Lo comunicano fonti di Fratelli d’Italia. Netanyahu si è congratulato con Meloni per la vittoria alle elezioni. La presidente FdI ha l’importanza dell’amicizia tra Italia e Israele e ha rilanciato le opportunità di cooperazione soprattutto in ambito energetico.

L’ex ministro Boccia: “Autonomia? La mia preoccupazione è che si torni indietro”

“La mia preoccupazione oggi è che si torni indietro, cioè all’autonomia della regionalizzazioni della scuola e all’autonomia dei residui fiscali. Su quello noi non gli consentiremo di andare avanti: le Regioni guidate dal Partito Democratico sono totalmente contrarie”. Lo ha detto Francesco Boccia, commissario regionale Pd, a Napoli durante la conferenza stampa di analisi del voto rispondendo alla domanda dei giornalisti sull’autonomia. “Se per autonomia si intende quella che più volte il presidente Mattarella ha richiamato noi ci siamo, ed è questa la posizione del Pd. Garantisco che nei partiti di centrodestra parole così chiare non si sentiranno. Hanno vinto le elezioni, ora vedremo chi sarà ministro degli Affari Regionali e ne discuteremo”, ha aggiunto.

Calenda a Meloni: “Devi chiarire qual è la linea su energia”

“Sosterremo non si può sentire. L’intervento in UE arriverà troppo tardi. Il sistema dei crediti d’imposta non funziona perché non risolve il problema di cassa delle imprese/commercianti. Va fatta una stima precisa del costo di un price cap su bollette ita. Devi chiarire la linea”: lo scrive Carlo Calenda su Twitter, rispondendo a delle dichiarazioni di Giorgia Meloni.

Quando inizieranno ad abbassarsi le bollette, spiegato da Cingolani

Zelensky ha chiesto a Meloni di introdurre ulteriori sanzioni contro la Russia

Nella telefonata tra Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky si è “discusso della necessità di introdurre ulteriori sanzioni contro la Russia, in particolare rafforzando l’ottavo pacchetto di sanzioni Ue e vietando agli Stati dell’Unione di rilasciare visti turistici ai cittadini russi“. Lo ha fatto sapere il presidente ucraino su Telegram.

Di cosa hanno parlato Meloni e Cingolani nel loro colloquio a Montecitorio

Questo pomeriggio Giorgia Meloni ha incontrato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Al centro del colloquio il dossier energetico e il punto sulle dinamiche in discussione in sede europea per contenere il prezzo dell’energia”, comunica in una nota Fratelli d’Italia.

Cingolani: “Mi impegno perché tutto quello che ho fatto passi al governo futuro”

“Io mi sto impegnando fortemente per passare tutto quello che noi stiamo facendo anche al futuro governo, perché su questa cosa ci deve essere una continuità dell’Italia a livello internazionale, nella speranza di non perdere nemmeno un giorno nel passaggio. E devo dire che ho trovato molta recettività dall’altra parte”. Lo ha detto a Porta a Porta il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Salvini chiede compattezza, nessun provvedimento contro i leghisti che vogliono congressi regionali

Durante la riunione del consiglio federale della Lega, Matteo Salvini non ha fatto cenno in alcun modo a eventuali provvedimenti disciplinari contro i leghisti che hanno chiesto i congressi regionali. È quanto riportano le agenzie di stampa citando alcuni partecipanti alla riunione. Più di un componente del federale avrebbe invece rimproverato a Salvini eccessiva tolleranza. A queste osservazioni, il segretario leghista avrebbe replicato affermando che non sia il momento delle liti, ma quello di mostrare compattezza.

Telefonata tra Zelensky e Meloni: il presidente ucraino invita la leader di FdI a Kiev

Molinari: “Matteo Salvini è figura più idonea a ricoprire incarico ministro Interno”

“Riteniamo Matteo Salvini la figura più idonea a ricoprire quell’incarico”. Cosi’ Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, fuori da Montecitorio, risponde ai giornalisti che chiedono se per la Lega il Viminale sia imprescindibile.

Ue, Tajani da Strasburgo: “Si chiude un’esperienza lunga 28 anni”

“Non posso nascondere l’emozione di questi giorni a Strasburgo”, scrive su Twitter il neo deputato e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Si chiude un’esperienza lunga 28 anni. Non c’è un giorno in cui abbia smesso di combattere per quello in cui credo. Grazie a chi mi ha accompagnato in questo lungo viaggio nelle istituzioni europee”, aggiunge.

Sala: “Normale che Meloni sia terrorizzata, sta per governare Paese con milioni di debito e disoccupazione incredibile”

“La realtà ti chiama necessariamente alla moderazione. Io immagino che lei sia giustamente terrorizzata. Stai per governare un Paese con 2 milioni e passa di debito, una disoccupazione incredibile: è chiaro che non puoi non avere bisogno dell’Europa”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Dire che la pacchia in Europa è finita è stata una scivolata, ma in campagna elettorale è stata più prudente. Salvini parlava di flat tax, Berlusconi andava dietro, lei è stata più prudente”, ha aggiunto.

Malpezzi: “Sui provvedimenti per aiutare famiglie e imprese il Pd ci sarà”

“Il Pd ha garantito che farà in Parlamento una opposizione intransigente ma costruttiva e se ci saranno da votare provvedimenti del governo che aiutano famiglie e imprese a rispondere al caro bollette lo faremo. Detto questo noi vogliamo sapere quale sarà la linea del governo anche in rapporto all’Europa. La Meloni non vuole lo scostamento, altre forze della maggioranza lo vogliono. Noi vogliamo sapere, e con noi i cittadini, quali saranno le proposte del Governo e come verranno finanziate. Serve lavorare a scelte comuni dell’Europa e non sarà indifferente capire quali decisioni, anche in termini di bilancio e di credibilità rispetto all’Europa, la maggioranza farà”. Lo ha detto a Tagada’ su La7 la senatrice del Pd Simona Malpezzi.

Giorgetti: “C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega, non abbiamo ancora parlato di nomi”

C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega, ma ancora non abbiamo parlato di nomi“, ha detto il numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti, intercettato dai microfoni di Fanpage.it.

Giorgetti a Fanpage.it: “Salvini è il candidato naturale per il Viminale”

“C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega ma non abbiamo parlato di nomi”, ha detto Giorgetti intercettato da Fanpage.it e Fattoquotidiano.it al termine del consiglio federale della Lega. L’unico candidato Lega al Viminale è Salvini? “Mi sembra un candidato naturale”, risponde Giorgetti.

Salvini dice che il prossimo governo di centrodestra lavorerà per cinque anni senza beghe e litigi

Bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas è quello su cui donne e uomini della Lega lavorano giorno e notte, pronti a un governo di centrodestra, finalmente scelto dagli italiani, un governo politico che lavorerà per 5 anni, senza beghe e senza litigi come a sinistra si augurerebbero“. Lo dichiara il leader della Lega, Matteo Salvini, in video al termine del Consiglio federale.

Salvini: “Priorità della Lega è bloccare l’aumento delle bollette, del resto possiamo parlare dopo”

Ci lavoriamo da mesi e sarà la priorità del prossimo governo scelto dagli italiani: bloccare l’aumento delle bollette di luce e gas. Di tutto il resto si potrà parlare più avanti, ma aiutare le famiglie, i commercianti e gli imprenditori ad affrontare il caro energia per la Lega è l’assoluta priorità nazionale“. Lo ha detto Matteo Salvini in un video messaggio.

Draghi: “Contro mafie non ci possono essere esitazioni o divisioni della politica”

“Nessuno meglio di voi sa cosa occorre fare contro le mafie, in Italia e all’estero. Il ruolo del governo, di qualunque colore esso sia, è mettervi in condizione di farlo al meglio”. Lo ha detto presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un intervento pronunciato oggi nel corso della visita alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. “Contro le mafie – ha proseguito – non possono esserci né esitazioni né divisioni. La politica deve essere unita nella condanna delle mafie, coesa nel contrasto a qualsiasi forma di connivenza nelle istituzioni, decisa nel sostegno a chi si oppone al disegno eversivo delle cosche”.

Draghi: “Pnrr non è piano di un governo ma del Paese, c’è bisogno dell’impegno di tutti per garantirne la riuscita”

“Il Pnrr non è il piano di un governo, ma di tutta l’Italia, e ha bisogno dell’impegno di tutti per garantirne la riuscita nei tempi e con gli obiettivi previsti. La politica italiana sa ottenere grandi risultati quando collabora – tra forze politiche di colori diversi, tra Governo centrale ed enti territoriali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi alla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

È terminato il consiglio federale della Lega

È terminato, alla Camera, il Consiglio federale della Lega. La riunione è durata circa due ore. Si è parlato anche della possibile squadra di governo futura e, a quanto riportano le agenzie di stampa, il Carroccio punterebbe a occupare i ministeri di Interno, Agricoltura e Infrastrutture.

Rauti (FdI): “Su energia serve soluzione condivisa in Ue, ma difendere interesse nazionale”

“Bisogna confrontarsi con l’Europa per una soluzione condivisa, non esistono Paesi di serie A e serie B e si deve difendere l’interesse nazionale. È necessario fissare un tetto al prezzo del gas contro il caro bollette e fermare la speculazione sui costi energetici. Questa è la priorità del nuovo governo”. A dirlo ai Tg Rai la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, vicecapogruppo vicario.

Il 70% degli elettori della Lega vuole che Salvini resti come leader

La leadership di Matteo Salvini dopo il voto è stata messa in discussione soprattutto dalla base, ma solo il 17% degli elettori della Lega pensa che dovrebbe lasciare la guida del partito. È quanto emerge da un sondaggio di Swg. 

Cosa ha detto Matteo Salvini al Consiglio federale della Lega

Metsola: “Meloni? Aspettiamo passaggi istituzionali”

Dobbiamo aspettare che il nuovo Parlamento si costituisca e, in seguito, vedere a chi il presidente darà il mandato per governare“. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola durante la settimana di plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, interpellata sulle possibile prospettive di un governo guidato da Giorgia Meloni.

Bombardieri (Uil): “Meloni ha detto che aprirà al dialogo, ci aspettiamo coerenza dopo incarico”

“Auspichiamo che ci sia un confronto” con il prossimo governo. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “ha detto che aprirà al dialogo sociale e al confronto e questa per noi è una dichiarazione importante. Aspettiamo che, nei prossimi giorni, dopo l’incarico, ci sia una coerenza in questa affermazione”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri.

Lega: “Revisione Rdc e taglio della burocrazia priorità del prossimo governo”

Avanti sull’estensione della Flat tax fino a 100.000 euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a quota 41: è quanto emerge dal consiglio federale della Lega, ancora in corso a Roma. In una nota il Carroccio fa sapere che la revisione del reddito di cittadinanza, così come il taglio della burocrazia e lo sblocco dei cantieri dovranno essere la priorità per il nuovo governo. La prima emergenza, però, sarà quella del caro bollette: la Lega continua a chiedere un intervento nazionale, mentre si aspetta che l’iniziativa a livello europeo. Se mai questa ci sarà, sottolinea il Carroccio.

Meloni: “Italiani che in pandemia sono stati a servizio di altri ci ricordano importanza del senso di comunità”

“Oggi l’Italia festeggia e si affida al suo patrono San Francesco. La cerimonia di accensione della lampada votiva dei Comuni italiani che arde sulla tomba del santo d’Assisi, che tradizionalmente rinnova il legame che unisce il nostro popolo e le sue Istituzioni ad uno dei padri della nostra civiltà, assume quest’anno una valenza simbolica straordinaria. La presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e l’offerta dell’olio da parte della Conferenza episcopale italiana per omaggiare gli italiani che durante la pandemia hanno messo la loro vita al servizio degli altri ci ricordano l’importanza di quel forte senso di comunità che unisce la Nazione. Da qui e dalla necessità di concorrere tutti, pur nelle differenze, all’interesse nazionale è necessario ripartire per affrontare le difficili sfide che l’Italia ha davanti”: lo scrive Giorgia Meloni in una nota.

Cosa ha detto Giorgetti sul nuovo governo e sui ministri tecnici

“Si è votato, i governi tecnici li abbiamo già fatti in passato, ora ci sono state le elezioni. Qualche tecnico può esserci, però, mi sembra che sia ragionevole”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ai microfoni di RaiNews24, prima di entrare alla riunione del Consiglio Federale della Lega. Insomma, il nuovo governo che si formerà nelle prossime settimane deve essere politico, anche se ci potrebbero essere dei tecnici, vista la difficile situazione economica che si trova ad affrontare il Paese.

Il ministro uscente Cingolani alla Camera per incontrare Giorgia Meloni

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani è arrivato alla Camera, per un colloquio con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Al centro dell’incontro, la crisi energetica.

Al via il consiglio federale della Lega, alla Camera anche Giorgetti, Fedriga, Molinari e Romeo

Alla Camera, oltre a Salvini, sono arrivati vari altri esponenti leghisti, fra cui il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Sono a Montecitorio per il Consiglio federale del partito anche il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, Lorenzo Fontana e Andrea Crippa.

Rampelli: “Su nuovo governo bisogna fare presto, dei tecnici c’è bisogno ma non è ancora chiaro in che posizione”

“Le cose vanno fatte come si deve. Va coniugata la necessità di fare le cose velocemente con altrettanta forse maggiore esigenza di farle bene”. È quanto dichiara a Sky il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Itali sui futuri assetti del governo “C’è comunque una collaborazione istituzionale tra il governo dimissionario e il governo in pectore e questa collaborazione durerà finché non avremo un nuovo governo con i pieni poteri costituzionali. Occorre comunque agire con prudenza le cose vanno fatte bene. Giorgia Meloni è consapevole del fatto che occorra nel minor tempo possibile avere un governo operativo perché comunque le scadenze sono tante, alcune di queste sono drammatiche a causa della limitata capacità di resistenza delle famiglie e delle imprese italiane”. E per quanto riguarda i futuri ministri e la polemica sui tecnici, conclude: “Intanto dei tecnici c’è bisogno sicuramente perché senza una capacità tecnica è difficile attuare programmi e progetti di governo. Il problema è capire se debbano stare in posizione tecnica quindi all’interno della macchina amministrativa oppure se possano stare all’interno del Consiglio dei ministri. Se i tecnici non hanno una visione politica, difficile possano fare i ministri. Se invece questi esperti ce l’hanno possono perfettamente collaborare con un governo capitanato dal leader di un partito e di una coalizione”.

Gelmini: “Tempi per la formazione del governo non rallentino gli aiuti per la crisi energetica”

“La campagna elettorale è finita e imprese e famiglie italiane non possono aspettare. L’appello di Carlo Calenda affinché i leader si incontrino per definire il timing dei necessari interventi per sostenere l’economia è nell’interesse dell’Italia. I tempi della formazione del nuovo esecutivo sono, in parte, fisiologici e non possono essere forzati oltre certi limiti ma allo stesso tempo incombe l’esigenza di prorogare gli aiuti esistenti e di individuare nuovi strumenti per proteggere la produzione e il nostro sistema industriale, viste anche le difficoltà che il price cap al prezzo del gas sta incontrando in Europa. Sarebbe cosa saggia mettere da parte le promesse irrealizzabili e cercare una risposta unitaria e tempestiva al caro energia”. Lo scrive in una nota Mariastella Gelmini, ministra dimissionaria ed esponente di Azione.

Sala: “Depressione totale nel Pd la capisco fino a un certo punto, si parte da un 19%”

“È stata una sconfitta cocente per il Pd? Sì, ma partendo da un 19%. C’è questa depressione totale che io capisco fino ad un certo punto. Forse perché mi piace lottare anche quando le situazioni non sono facili”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Mattarella chiede “responsabilità” al nuovo governo per la gestione della pandemia

Il Presidente Mattarella ha voluto mandare un messaggio rivolto, indirettamente, al nuovo governo che sostituirà l’esecutivo Draghi, con un riferimento alla gestione del Covid-19 e alle politiche sanitarie che il nuovo esecutivo, quasi sicuramente a guida Meloni, vorrà mettere in campo: “La pandemia non è definitivamente sconfitta, anche se l’azione dei vaccini e la risposta responsabile degli italiani ne hanno frenato l’espansione, ridotto grandemente la pericolosità e salvato la vita a decine di migliaia di persone. Occorrerà ancora intelligenza collettiva e responsabilità”.

Pensioni, Uil: “Nuovo governo apra subito il confronto con i sindacati”

La Uil “chiede alla nuova maggioranza e al futuro governo di aprire un confronto per evitare che dal primo gennaio si torni allo scalone della legge Fornero. La Uil è pronta ad ogni forma di mobilitazione per affermare questa giusta esigenza dei lavoratori”. Lo afferma il segretario confederale Domenico Proietti, tornando anche sulle dichiarazioni del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Non sappiamo a quali prepensionamenti fa riferimento il presidente di Confindustria. In verità i prepensionamenti in passato sono stati sempre chiesti dalle aziende. Il sindacato pone oggi la sacrosanta esigenza di riallineare l’età di accesso alla pensione intorno a 62 anni, come avviene nella media dei paesi della Ue”, conclude Proietti.

Salvini è arrivato alla Camera, alle 15 il Consiglio federale della Lega

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, è da poco giunto al palazzo dei gruppi della Camera. Per le 15 è stato convocato il consiglio federale del partito che, come anticipato nei giorni scorsi da fonti di via Bellerio, servirà “per fare il punto della situazione con l’obiettivo di costruire in tempi rapidi la squadra di governo più efficace possibile”.

Meloni assicura: “In Ue FdI combatterà speculazioni e aumenti ingiustificati dei prezzi dell’energia”

Fratelli d’Italia intraprenderà in sede europea “ogni azione volta a contrastare i fenomeni speculativi e gli ingiustificati aumenti del costo dell’energia”. Lo ha detto Giorgia Meloni arrivando alla Camera.

Todde (M5s): “Ora è prematuro parlare di alleanza col Pd”

“È prematuro parlare di alleanza mentre il Pd sta lavorando ad una sua fase di rinnovamento interna che chiaramente comporterà dei cambiamenti. Come abbiamo già detto, non ci sono ad oggi le condizioni per dialogare con l’attuale dirigenza del Pd. È venuta meno la fiducia ed ognuno si è assunto le proprie responsabilità di fronte al Paese”. Lo ha dichiarato Alessandra Todde, viceministro allo Sviluppo economico e vicepresidente del M5s. “Il M5s parla di temi, di agenda sociale, di contenuti, e non ci interessa minimamente parlare di poltrone o di improbabili cartelli elettorali – ha aggiunto -. È chiaro che per quanto riguarda le partite regionali, dove in alcune governiamo col Pd, arriverà il momento di tirare le somme coinvolgendo i territori e i cittadini”.

Meloni: “Questione energetica va risolta a livello europeo”

“La crisi energetica è una questione europea e come tale deve essere affrontata. Fratelli d’Italia e i Conservatori europei da sempre sostengono che il vero compito dell’Unione europea dovrebbe essere quello di gestire le grandi sfide continentali difficilmente affrontabili dai singoli Stati membri. Azioni di singoli Stati tese a sfruttare i propri punti di forza rischiano di interferire nella competitività delle aziende e creare distorsioni nel mercato unico europeo. Sosterremo in Europa ogni azione volta a contrastare i fenomeni speculativi e gli ingiustificati aumenti del costo dell’energia e appoggeremo ogni iniziativa condivisa di concreto aiuto a famiglie e imprese”. Così Giorgia Meloni sui suoi social.

Meloni: “In Ucraina situazione complessa, serve molta prudenza”

“Sicuramente è una situazione molto complessa, però per questo serve molta prudenza”. Così la leader FdI Giorgia Meloni, arrivando alla Camera, risponde a una domanda sulle indiscrezioni stampa riguardanti un possibile test nucleare di Mosca ai confini con l’Ucraina.

Lupi dice che con Meloni si sono sentiti più volte

Con Giorgia Meloni “ci siamo sentiti più volte, stiamo lavorando insieme per dare risposte concrete alle priorità, prima tra tutte il caro energia. E, poi, dobbiamo preparare con il governo uscente la legge di bilancio”. Così il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi, parlando con i cronisti fuori da Montecitorio.

Lotti (Pd): “Questa sconfitta peggiore del 2018, ora il Congresso non sia divisivo”

“Facevo parte della classe dirigente che nel 2018 subì quella che venne definita la ‘peggiore sconfitta’ del Pd e del centrosinistra dal Dopoguerra. Adesso quella sconfitta è diventata la ‘seconda peggiore’, superata da quella del 25 settembre”. Lo scrive su Facebook Luca Lotti (Pd). “Ecco, noto già una prima e importante differenza da dire e dirci se vogliamo essere onesti fino in fondo: cinque anni fa, giustamente, partirono processi e accuse all’allora segreteria che poi si presentò dimissionaria all’Assemblea e innescò il percorso congressuale. Oggi vedo invece un clima di autoassoluzione generale che guarda al Congresso come alla panacea di tutti i mali”. “Non sono interessato a crocifiggere nessuno, anzi penso che l’analisi collettiva sia la prima pietra sulla quale ricostruire e ripartire insieme. Ma non si ricostruisce solo con un Congresso o rinchiudendosi nei gruppi parlamentari, altrimenti si compie lo stesso errore commesso nel post 2018. Davvero basta un Congresso? Non credo”. “Non credo che un Congresso divisivo sui nomi o sul dilemma ‘Conte sì, Conte no’ se affrontato così possa darci una risposta – prosegue Lotti – Appartengo alla categoria, può sembrare strano, di quelli che non vogliono la vendetta sulle macerie del Pd, ma che prima di pensare a chi ci guida si chiede cosa è successo e cosa siamo”. Infine: “Tanti amici mi chiedono cosa faccio ora, cosa facciamo ora. La politica non si fa solo stando in Parlamento”. Spiega Lotti: “la politica non ti lascia e non si lascia abbandonare così”.

Lupi: “Governo politico ha il dovere di attuare un programma”

“Le parole del presidente di Confindustria? Bonomi ha segnalato delle preoccupazioni, ma mi sembra che la migliore risposta l’abbia già data il centrodestra e Giorgia Meloni” parlando di “responsabilità, che implica la capacità di guardare i problemi dando risposte. Quando si insedierà il governo ci sarà la possibilità di dialogare con tutte le parti sociali”. Così il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi, parlando con i cronisti fuori da Montecitorio. “È chiaro poi che questo governo di centrodestra sarà politico e quindi ha il dovere di attuare il programma che è stato sottoscritto da me, Berlusconi, Meloni e Salvini. Quel programma, nei 5 anni, è il nostro impegno politico. Lo sa Bonomi come tutti i cittadini che ci hanno votato”, conclude.

La direzione del Pd è convocata giovedì 6 ottobre alle 10

La Direzione nazionale del PD si svolgerà giovedì 6 ottobre dalle ore 10.00 nella sede del Partito in Via Sant’Andrea delle Fratte, 16 a Roma. All’ordine del giorno l’analisi del voto delle elezioni politiche e la discussione sull’avvio del percorso congressuale. La Direzione sarà trasmessa sui canali Facebook e Youtube del Pd. E’ quanto si legge in una nota.

Cosa ha detto l’eurodeputato Pedicini sull’unificazione d’Italia e i referendum russi

“Tutti si affrettano a definire farlocchi i referendum in Ucraina, ma in Italia è successo di peggio”. Piernicola Pedicini, eurodeputato in carica, paragona su Twitter l’unificazione italiana con l’annessione russa di quattro territori in Ucraina.

Oggi alle 15 ci sarà un Consiglio federale della Lega per “scegliere i ministri”

Matteo Salvini è impegnato affinché la Lega dia all’Italia la squadra di governo migliore possibile – fa sapere il Carroccio – oggi è in agenda un altro Consiglio Federale alle 15 per condividere e poi scegliere i nomi più adatti. C’è grande ottimismo: la Lega non vede l’ora che questo governo cominci a lavorare.

Cosa ha detto Bonomi sulla flat tax che vuole il centrodestra

Nel primo intervento dopo le elezioni, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha affermato che l’Italia “non si può permettere” una flat tax in questo momento. Parole che colpiscono soprattutto la Lega, promotrice della proposta più radicale di aliquota fissa.

Il ministro Cingolani non sarà confermato nel governo Meloni

La storia del migrante che prende 8 volte il reddito di cittadinanza rilanciata da Salvini

Salvini ha rilanciato la storia di un immigrato che avrebbe sette mogli e riceverebbe perciò otto volte il reddito di cittadinanza: “È ora di punire questi furbetti”, ha scritto sui social scatenando un’ondata d’odio. Ma la storia è ovviamente falsa.

Ronzulli: “Meloni premier infrangerebbe il tetto di cristallo”

Avere per la prima volta un presidente del consiglio donna “sarebbe fantastico, un nuovo, forse definitivo, tetto di cristallo che si infrange. Giorgia Meloni ce l’ha fatta senza dover ricorrere alle quote rosa o chiedere aiuti, ma proponendo un progetto credibile per il paese, un progetto che ha convinto milioni di italiani. Come abbiamo sempre detto sarà certamente un ottimo presidente del consiglio e vedo che, anche nelle prime mosse dopo il risultato elettorale, si sta confermando persona capace di ascoltare”. Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, in un’intervista al Giornale.

Calenda: “Chiedo a tutti i partiti un incontro immediato sulle bollette”

“Su bollette per la prima volta rischiamo oltre il disastro economico la rivolta sociale. Per questo avevo chiesto un time out della campagna elettorale. Per questo ripeto che Giorgia Meloni deve rassicurare su promesse folli della Lega per poter mettere tutti i soldi lì”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda. “La mia impressione – aggiunge – è che non possiamo aspettare l’insediamento del nuovo Governo. Falliti i tentativi in UE (per ora) dobbiamo rimborsare parte delle bollette ricevute e fissare un tetto al prezzo dell’energia. Torno a chiedere a tutti i partiti un incontro immediato sul tema”.

La Russa: “La scelta dei nomi dei ministri spetta ai leader”

“In questo momento le notizie che i giornalisti ricamano da tutta una serie di colloqui vanno prese con le pinse. Credo che non ci sia nessuna regola ufficiale, anche se mi sembrerebbe un giusto criterio per dare un senso di novità e di cambiamento per il governo ma non credo che ci siano cose tassative”. Lo afferma Ignazio La Russa, senatore di Fdi a radio anch’io su radio1 a chi gli chiede se uno dei criteri che verrà usato nella scelta dei ministri è che non abbiano ricoperto già lo stesso incarico. Quanto al modo di procedere per la costruzione della squadra il vicepresidente di palazzo Madama prosegue: “Io credo che in questa fase se ne occupino solo i leader che poi si confrontano con le proprie classi dirigenti è un dato normale, ma la sintesi spetta ai leader e Meloni sta lavorando giorno e notte perché sa che bisogna fare presto perché le urgenze sono tante e non c’è tempo da perdere”.

Turco (M5s): “Saremo primo partito, Pd lasci agenda Draghi o andremo per la nostra strada”

“Finché il Pd non lascerà l’agenda Draghi per tornare ad un’agenda progressista andremo per la nostra strada sapendo che il Paese sarà sempre più con noi. Tra qualche anno ci apprestiamo ad essere prima forza politica in questo Paese”. Lo afferma Mario Turco, vicepresidente M5s ai microfoni della trasmissione “l’Italia s’è desta” su radio Cusano.

Borghi (Pd): “Il Movimento 5 Stelle ci vuole cannibalizzare”

Per il Pd “è necessario un congresso vero, che vada a fondo della nostra identità e della nostra difficoltà di fare i conti con la contemporaneità. Discutere di tempi e regole anziché di politica è già sinonimo di difficoltà. Le regole le abbiamo, applichiamole e soprattutto ritroviamo la nostra identità”. Lo ha detto in un’intervista al ‘Corriere della Sera, il deputato dem Enrico Borghi, che definisce “surreale” l’ipotesi di un cambio di nome per il Pd. “Il Psoe in Spagna esiste dal 1879, il Labour Party nel Regno Unito dal 1893, la Spd tedesca addirittura dal 1863. Quando si perde, e in democrazia succede, va cambiata la politica, non il nome”. Quanto ad Articolo 1, Borghi ciarisce che “nessuno impedisce loro di partecipare ad un processo politico, già avviato con la lista Italia democratica e progressista”. Sul movimento di Giuseppe Conte, infine, Borghi chiarisce: “A mio avviso va chiarita a fondo la natura dei Cinque Stelle. C’è chi li ritiene il frutto delle magnifiche e progressive sorti del progressismo. Sin qui hanno tenuto un atteggiamento fortemente ostile al Pd, dentro una campagna elettorale che ha intrecciato Juan Domingo Perón con Achille Lauro. Ed ora si propongono di cannibalizzarci. Direi che serve un bel supplemento di riflessione”.

Pd, Movimento 5 Stelle e Terzo polo insieme avrebbero vinto le elezioni politiche

Calenda al Pd: “Decidete da che parte state, coi progressisti o coi pupulisti”

“Decidete una buona volta chi siete e da che parte state”, “l’opposizione è una grande opportunità per recuperare consensi”, “non esistono campi larghi da costruire. Non perdete tempo ad evocarli. Esiste una sola scelta da compiere: progressisti o populisti”. Lo scrive, in una lettera indirizzata ai dem, pubblicata da Repubblica, il leader di Azione, Carlo Calenda. “Cari amici del Pd, la scelta che dovete compiere non è quella tra Conte e Calenda, ma tra populismo e riformismo”, ribadisce Calenda. “Il M5S non è un partito progressista, non lo è mai stato e mai lo sarà – sottolinea -. Conte non parla di scuola e sanità ma di bonus e sussidi. Non parla di transizione energetica, ma spaccia illusioni che servono a mascherare i no a tutto”. E poi rincara la dose: “Il voto dei 5S al Sud rappresenta la condanna del meridione all’assistenzialismo, e la sconfitta di ogni possibilità di riscatto”. Calenda ricorda la proposta del Terzo polo: “tutta incentrata sulla ricostruzione di un welfare funzionante. Abbiamo sostenuto la necessità del salario minimo legale per combattere la povertà lavorativa. Non abbiamo chiesto di abolire il reddito di cittadinanza ma di dare spazio alle agenzie private nella formazione e nelle offerte di lavoro”. Secondo Calenda: “Il fallimento del Pd alle elezioni deriva dalla convinzione di poter tenere dentro tutto: il riformismo, il populismo, il moderatismo”. E poi aggiunge: “Il nostro obiettivo non è mai stato cancellare il Pd. L’Italia ha bisogno di un grande partito socialdemocratico, così come ha bisogno del partito liberaldemocratico che stiamo costruendo. Ma se il nodo dell’alleanza con i 5S e con i loro emuli postcomunisti non verrà sciolto prima del congresso sarà del tutto inutile cambiare faccia affinché nulla cambi”.

Meloni presidente del Consiglio, quando potrebbe giurare la leader di FdI

La prima data da segnare sul calendario è quella del 13 ottobre, quando il Parlamento si riunirà nella sua nuova composizione. Le consultazioni potrebbero quindi iniziare da venerdì 14 ottobre o direttamente dalla settimana successiva. Per quella ancora seguente Giorgia Meloni potrebbe già giurare come presidente del Consiglio.

Come cambierà il reddito di cittadinanza con Giorgia Meloni al governo

Il reddito di cittadinanza è una delle misure su cui il nuovo governo di centrodestra interverrà più incisivamente. Lo ha promesso Meloni in campagna elettorale e anche il resto della coalizione è sostanzialmente d’accordo: Fratelli d’Italia vuole cambiare lo strumento, eliminando la possibilità di riceverlo per chi può lavorare e lasciandolo agli inabili al lavoro. Parliamo di invalidi, disabili, anziani, minori e categorie simili. Per tutti gli altri servono le politiche attive, dice Meloni.

Totoministri, Meloni pensa alla nuova squadra di governo e Salvini riunisce la Lega

Mentre si avvicina il 13 ottobre – data in cui è fissata la prima riunione del nuovo Parlamento – Meloni e il resto del centrodestra continuano a ragionare di totoministri. La leader di Fratelli d’Italia sta lavorando sotto traccia per arrivare preparata alla chiamata, abbastanza scontata, del Presidente Mattarella. Tajani resta in pole per gli Esteri, con l’Interno diviso tra i due prefetti Piantedosi e Pecoraro. Alla Giustizia è corsa a due tra Nordio e Bongiorno, mentre l’Economia resta un nodo: Meloni vorrebbe un tecnico, ma di nomi ne continuano a circolare molti.

Nuovo governo, le news politiche di oggi 4 ottobre

Giorgia Meloni è pronta a prendere in mano i dossier più urgenti. In primis quello dell’energia. Ieri sera, parlando con i giornalisti in uscita dalla Camera, ha detto: “Sono stata tra le prime a sostenere il price cap, è normale che io senta il ministro Cingolani per sapere come stanno andando le trattative e per regolarmi, eventualmente, su che cosa poi serva di quello che possiamo fare noi”.

We wish to say thanks to the author of this post for this awesome material

Le notizie del 4 ottobre sul nuovo governo italiano

Explore our social media accounts along with other related pageshttps://prress.com/related-pages/