Nove miliardi al’Ucraina per le esigenze immediate e l’avvio della ricostruzione e soprattutto finalmente l’intesa all’interno dell’Unione per l’embargo al petrolio russo. Il risultato della riunione del Consiglio europeo è arrivata a tarda sera e ha dato semaforo verde alla nuova tornata di sanzioni contro Mosca. In particolare l’importanza della decisione sul greggio è stata sottolineata dalla presidente dell’Unione europea, Ursula von der Leyen: “Con l’embargo entro fine anno le importazioni di greggio dalla Russia saranno ridotte del 90%”. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha invece rimarcato il “sostegno forte e concreto” che l’Europa darà all’Ucraina con la concessione di 9 miliardi di euro in liquidità per le necessità immediate. Il blocco immediato al greggio russo riguarderà le importazioni via mare che rappresentano i due terzi del totale. Michel e von der Leyen hanno detto che c’è l’impegno chiaro di Germania e Ungheria per estendere in seguito lo stop anche all’oleodotto Gruzhba e arrivare entro l’anno al blocco quasi totale delle importazioni. Sul piano militare infuria la battaglia a Severodonetsk: Mosca vuole prendere il controllo prima che arrivino nuove formiture di armi pesanti alle forze ucraine. Intanto Lavrov annuncia che l’8 giugno sarà in Turchia, e il focus degli incontri saranno i corridoi per l’export del grano.
Guerra Ucraina – Russia, oltre la diretta: cosa c’è da sapere oggi
Embargo petrolio, Von der Leyen: “Entro la fine dell’anno taglieremo 2/3 importazioni russe”
11.42 Ucraina: due soldati russi condannati a 11 anni di carcere
Un tribunale ucraino ha condannato a 11 anni e mezzo di carcere due soldati russi accusati di aver colpito con missili multipli due villaggi della regione di Kharkiv, nel Nord-Est del Paese. Aleksander Bobykin e Aleksander Ivanov sono stati giudicati colpevoli di “violazione delle leggi e dei costumi di guerra”, dopo un processo iniziato a metà maggio nei pressi della città di Poltava, secondo l’agenzia Interfax-Ucraina, specificando che i due imputati “hanno confessato totalmente la propria colpa e si sono detti pentiti”.
11.18 Kiev: “Sesto pacchetto sanzioni Ue non basta, non siamo soddisfatti”
“Troppo lento, troppo in ritardo e decisamente non abbastanza”. Così il vice capo gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Igor Zhovkva, ha commentato da Madrid il sesto pacchetto di sanzioni approvato dall’Unione europea nei confronti della Russia. “Non sono sufficienti”, ha detto, lamentando la lentezza con la quale è stato approvato. “Non siamo assolutamente soddisfatti”, ha aggiunto Zhovkva.
11.05 Austria, embargo gas non è tema del prossimo pacchetto di sanzioni
“L’embargo al gas non sarà un tema del prossimo pacchetto di sanzioni”. Lo ha ribadito il cancelliere austriaco Karl Nehammer arrivando al secondo giorno del vertice dei capi di Stato e di governo europei a Bruxelles. L’embargo al petrolio deciso ieri “potrà essere doloroso per gli Stati membri, ma bisogna essere realistici: i dolori che soffriamo noi sono niente in confronto con quelli che deve sopportare il popolo ucraino”, ha sottolineato.
Sull’accordo raggiunto per l’embargo al petrolio “sono state trovate soluzioni di compromesso”, ora “ci vorrà un pò di tempo per trovare un compromesso” sulla parte restante. “A ben guardare, abbiamo finito prima di alcuni Consigli”, ha anche commentato.
10.48 Turchia: “Nella Nato meglio Finlandia che Svezia”
La Turchia è relativamente più favorevole all’adesione della Finlandia alla Nato piuttosto che a quella della Svezia, ma entrambi i Paesi devono rispettare le aspettative. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, sottolineando che sia la Svezia, sia la Finlandia devono modificare le loro leggi anti-terrorismo.
10.18 Lavrov in Turchia l’8 giugno, focus su export grano
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si recherà in Turchia il prossimo 8 giugno insieme a una delegazione militare. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu spiegando che durante la missione di Lavrov si discuterà della necessità di sbloccare le esportazioni del grano e della possibilità di creare corridoi umanitari nel Mar Nero per le navi che trasportano beni alimentari. Lo rende noto l’agenzia di stampa Anadolu.
10.08 Borrell, ora l’Ue diventi anche una potenza militare
“Occorre rendere l’Ue più forte nel mondo anche dal punto di vista militare, perchè quello che abbiamo imparato dalla guerra in Ucraina è che non sono abbastanza il commercio, lo Stato di diritto ed essere una potenza civile. Dobbiamo essere anche una potenza militare”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al vertice Ue.
09.55 Borrell: “Con stop a petrolio paralizziamo la macchina da guerra di Putin”
“Come vi avevo detto ieri mattina, stavamo per raggiungere un accordo e lo abbiamo concluso. La sera tardi, come sempre, ma ce l’abbiamo fatta. E ora abbiamo un piano per vietare il 90% delle importazioni di petrolio russo entro la fine dell’anno”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al vertice Ue, “Le uniche eccezioni valgono per i Paesi senza sbocchi sul mare e penso siano ragionevoli”, ha aggiunto Borrell, definendo l’accordo “un grande passo avanti dell’Ue”: “Noi siamo i più importanti clienti, ora a Mosca devono cercarne altri, avranno meno risorse finanziarie per continuare la guerra. Così paralizziamo la macchina da guerra di Putin”.
09.40 Si combatte a Severodonetsk, sospesa l’evacuazione dei civili
L’evacuazione dei civili da Severodonetsk, nella regione di Luhansk nell’Ucraina orientale, è stata sospesa a causa dei combattimenti in corso in città. Lo ha dichiarato alla tv ucraina il responsabile dell’amministrazione cittadina Oleksandr Stryuk. “La città è ancora in mano agli ucraini e sta combattendo. Ma non è possibile procedere con le evacuazioni a causa dei combattimenti”, ha spiegato.
09.22 Prima nave cargo partita da Mariupol è diretta in Russia
La prima nave cargo partita dal porto ucraino di Mariupol è diretta in Russia. “Oggi 2.500 tonnellate di bobine di acciaio hanno lasciato il porto di Mariupol. La nave è diretta a Rostov sul Don”, ha dichiarato il capo dell’autoproclamata Repubblica polare di Donetsk (Dpr) Denis Pushilin, citato dall’agenzia russa Interfax. “Questo è il più grande porto del Mar d’Azov e l’unico in grado di trasbordare tutti i tipi di merci, anche in inverno”, ha dichiarato.
09:02 Paesi Bassi, Gazprom interrompe forniture del gas
Il colosso russo Gazprom ha completamente interrotto la fornitura di gas alla società olandese GasTerra. “Abbiamo smesso di fornire gas a GasTerra a causa del rifiuto di pagare le forniture in rubli”, ha annunciato la società russa in una nota, citata dall’agenzia Ria Novosti.
08.52 Intelligence Regno Unito: Mosca punta a strada Dnipro-Donetsk
Per ottenere “l’obiettivo politico” di “occupare l’intero territorio degli Oblast di Donersk e Lugansk”, secondo l’intelligence della Difesa britannica ora “la Russia dovrà assicurarsi altri obiettivi operativi impegnativi oltre a Severodonetsk, tra cui la città chiave di Kramatorsk e la strada principale M04 Dnipro-Donetsk”. È quanto si legge nell’odierna analisi sulla situazione in Ucraina degli 007 del Regno Unito.
08.31 Filorussi, navi civili Mariupol ora sono la nostra flotta
Alcune navi del porto di Mariupol entreranno a far parte della flotta commerciale della (autoproclamata e filorussa) Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr). Lo ha annunciato il capo della Dpr Denis Pushilin, riportato dall’agenzia russa Interfax.
08.25 Mosca: “Troveremo altri importatori di petrolio”
La Russia replica all’ultimo round di sanzioni europee sul petrolio assicurando che troverà nuovi importatori. Il rappresentante permanente russo presso gli organismi internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, lo ha fatto citando Ursula Von der Leyen. “Come ha detto giustamente ieri – ha scritto su Twitter – la Russia troverà nuovi importatori. Degno di nota il fatto che contraddica le sue dichiarazioni del giorno prima. Rapido cambiamento di impostazione che indica che l’Ue non è in gran forma”.
08.10 Onu: oltre 4mila vittime
L’invasione russa dell’Ucraina ha provocato 4.074 morti e 4.826 feriti tra i civili da quando è iniziato il conflitto, lo scorso 24 febbraio. Sono i dati diffusi oggi a Ginevra dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani. Le vittime civili si suddividono in 1.540 uomini, 1.014 donne, 93 ragazze e 100 ragazzi, oltre a 69 bambini e 1.258 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Fra i feriti, secondo le stime delle Nazioni Unite, ci sono 971 uomini, 653 donne, 112 ragazze e 137 ragazzi, oltre a 166 bambini e 2.787 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto.
07.54 Kiev: truppe russe avanzano in profondità a Severodonetsk
L’esercito russo è avanzato più in profondità nella città ucraina orientale di Severodonetsk, i combattimenti sono in corso strada per strada. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai citato dai media ucraini. Dopo il bombardamento di un veicolo di evacuazione vicino a Lysychansk, in cui un giornalista francese è rimasto ucciso e diverse persone sono rimaste ferite, l’evacuazione dalla regione di Lugansk è stata interrotta.
07.28 Prima nave cargo con carico di metallo lascia il porto di Mariupol
Un cargo con un carico di metallo ha lasciato oggi il porto di Mariupol, lo ha reso noto la Tass, che cita l’ufficio stampa del Distretto militare meridionale russo. Il cargo Slavutich è uscito dal porto, scortato dall’artiglieria della Flotta del Mar Nero e da unità di pattugliamento navali antisabotaggio, diretto a Rostov sul Don, dove scaricherà il metallo.
06.14 Ue aumenterà sostegno militare. Niente dazi sull’export per Kiev
“L’Unione europea continua a impegnarsi a continuare a rafforzare la capacità dell’Ucraina di difendere la propria integrità territoriale e sovranità. A tale riguardo, il Consiglio europeo accoglie con favore l’adozione della recente decisione del Consiglio di aumentare il sostegno militare all’Ucraina nell’ambito del Fondo europeo per la pace”. E’ quanto si legge nelle conclusioni sull’Ucraina adottate ieri sera dal Consiglio europeo. “Il Consiglio europeo accoglie con favore l’adozione della decisione di sospendere per un anno i dazi all’importazione su tutte le esportazioni ucraine nell’Unione europea”, si legge ancora nel documento.
06.12 Lituania annuncia invio droni e attrezzature militari a Kiev
La Lituania invierà ulteriore equipaggiamento militare all’Ucraina. Lo riporta il Kiev Independent. Il ministro della Difesa lituano, Arvidas Anushauskas, ha annunciato che il suo paese fornirà maggiori aiuti militari: la prossima spedizione includerà apparecchiature antidroni e visori termici, oltre al drone Bayraktar. Queste forniture si aggiungono a un pacchetto già annunciato in precedenza che includerà veicoli blindati, camion e suv.
05.50 Petrolio, brent vola oltre i 122 dollari al barile
I prezzi del petrolio continuano a crescere: il Brent ha superato i 122 dollari al barile, e adesso è a 122,78.
02.00 Orban esulta: “Ungheria esente dall’embargo!”
“E’ stato raggiunto un accordo. L’Ungheria è esente dall’embargo petrolifero!”. Lo scrive su Facebook il premier ungherese Viktor Orban, che esulta per la temporanea esenzione dall’embargo sul petrolio russo per i paesi senza sbocco al mare.
01.59 Rutte (Olanda): tutti seguano linee Ue e non paghino il gas in rubli
“Tutti devono attuare le linee guida della Commissione europea su come pagare il gas russo” in euro e non in rubli, “e nel caso dell’Olanda abbiamo adottato un’interpretazione piuttosto rigida, come ha fatto anche la Danimarca”. Lo ha detto il premier olandese Mark Rutte al termine della prima giornata del vertice straordinario Ue.
Kuleba: “Sul grano accordo possibile entro 14 giorni se Mosca garantirà all’Onu di non attaccare Odessa”
dal nostro inviato
Fabio Tonacci

01.57 Borrell: “Embargo storico per paralizzare macchina da guerra di Putin”
“Accolgo con favore la decisione dei leader dell’Ue di vietare il petrolio russo. Una decisione storica per paralizzare la macchina da guerra di Putin. La nostra unità è la nostra forza”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
01.31 L’Ue verso inserimento patriarca Kirill in lista nera per sanzioni
L’Ue, a quanto si apprende, va verso l’inserimento del patriarca Kirill nella black list del sesto pacchetto di sanzioni. Al momento, spiega un alto funzionario europeo, Kirill è nella lista ma il pacchetto sarà finalizzato solo mercoledì alla riunione dei Rappresentanti dei 27 e solo allora si potrà avere l’ufficialità.
01.09 Von der Leyen e Michel: per ora il blocco non riguarda oledotto Druzhba
“Due terzi del petrolio importato in Ue arriva via mare e un terzo è tramite l’oleodotto, attraverso il Druzhba che riguarda Ungheria, Germania e Polonia. E siccome abbiamo chiari impegni da Germania e Polonia sullo stop dell’acquisto del petrolio russo entro l’anno, vuol dire che lo stop riguarderà il 90% del petrolio russo”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Molto presto torneremo al Consiglio per uno stop totale al petrolio russo”, hanno annunciato von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
01.04 Ossezia del Sud sospende referendum per adesione a Russia
Il presidente dell’Ossezia del Sud, Alan Gagloyev, ha sospeso un decreto del suo predecessore Anatoly Bibilov che aveva indetto per il 17 luglio un referendum sull’adesione alla Russia. Lo scrive la Tass. Secondo Gagloyev, l’incertezza portata dalla guerra impone nuove consultazioni com Mosca per chiarire le questioni legate all’integrazione della repubblica con la Russia.
01.01 Il tweet di Macron sull’accordo
“La Russia sceglie di continuare la sua guerra in Ucraina. Come europei, uniti e solidali con il popolo ucraino, ora adottiamo nuove sanzioni. Abbiamo deciso di porre fine alle importazioni di petrolio russo del 90% entro la fine del 2022”. Lo scrive in un tweet il presidente francese Emmanuel Macron.
00.55 Severodonetsk, si combatte strada per strada
A Severodonetsk le truppe russe si sono spinte ancora più avanti e nella città ormai si combatte strada per strada. Il sindaco ha riferito che la città è in rovina e sono rimasti nelle loro case poche migliaia di abitanti. Severodonetsk è un luogo chiave nell’avanzata dei russi e Mosca spinge in una corsa contro il tempo per conquistare questo caposaldo del Donbass prima che arrivino le nuove forniture di armi pesanti inviate dagli Usa all’esercito ucraino.
“Le armi Usa non colpiranno Mosca”: Biden frena sui razzi a lungo raggio
dal nostro corrispondente
Paolo Mastrolilli

00.50 Usa in pressing su Ankara per veto su Svezia e Finlandia in Nato
Usa in pressing sulla Turchia, il cui ruolo appare cruciale per un negoziato di pace tra Mosca e Kiev ma anche per sbloccare il grano ucraino e superare il veto contro l’adesione di Svezia e Finlandia nella Nato.
Il consigliere per la sicurezza nazionale Sullivan ha telefonato a Ibrahim Kalin, portavoce e chief advisor del presidente turco, per discutere “del loro attuale sostegno all’Ucraina di fronte alla continua aggressione russa e dei rispettivi sforzi per consentire all’export agricolo ucraino di raggiungere i mercati globali”, rende noto la Casa Bianca.
00.18 Michel: “Nove miliardi a Kiev per ricostruire il Paese”
“Il Consiglio europeo continuerà ad aiutare l’Ucraina con le sue necessità immediate di liquidità, insieme al G7” ed “è pronto a concedere all’Ucraina 9 miliardi di euro”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, riprendendo le conclusioni del vertice Ue. La decisione mostra “sostegno forte e concreto” a Kiev, aggiunge Michel.

00.16 Scholz: “Embargo su gran parte dell’import di petrolio russo”
“Abbiamo concordato ulteriori drastiche sanzioni contro la Russia. Ci sarà un embargo su gran parte delle importazioni di petrolio dal Paese”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. “L’Ue è unita”, ha aggiunto.
00.12 Von del Leyen: “Stop a circa 90% del petrolio russo entro fine anno”
“Accolgo con favore l’accordo al Consiglio europeo sulle sanzioni petrolifere contro la Russia. Ciò ridurrà effettivamente circa il 90% delle importazioni di petrolio dalla Russia nell’Ue entro la fine dell’anno”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un tweet.
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Ucraina-Russia, le news dalla guerra. L’Ue trova l’accordo: stop al petrolio russo. Lavrov andrà in Turchia per discutere del grano
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