Ucraina – Russia, le news dalla guerra oggi: avanza la controffensiva, Kiev riconquista anche Kupiansk, decisiva per i rifornimenti russi

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L’esercito ucraino ha ripreso il controllo di oltre 30 località nel nord-est del Paese: lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Riconquista anche Kupiansk, decisiva per i rifornimenti russi. E si avvicina a Lysychansk, altro centro strategico. È il più importante risultato della controffensiva ucraina: l’esercito russo è sotto pressione su più fronti. La conferma arriva anche dalla denuncia delle autorità filorusse dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk: “Le forze armate di Kiev hanno effettuato una serie di attacchi aerei sulla regione, causando almeno sette morti e 27 feriti”. Mosca subisce anche sul fronte diplomatico: il Consiglio Ue ha adottato la sospensione totale delle facilitazioni del rilascio dei visti con la Russia previste dall’accordo del 2007.


La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere


Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

 

 

 

Zelensky, liberate anche Artemivka e Vasylenkovo

 Altri due insediamenti nella regione di Kharkiv, Artemivka e Vasylenkovo, sono stati liberati dagli occupanti russi, grazie a un contrattacco della 113/ma brigata separata per la difesa territoriale. Lo riferisce su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La controffensiva ucraina a Est starebbe quindi proseguendo con successo.

Austin, colpiti dal coraggio delle forze di Kiev

Il ministro della Difesa Usa Lloyd Austin ha elogiato il coraggio e le capacità delle forze ucraine. “Siamo tutti rimasti molto colpiti da quello che abbiamo visto. Dalla loro forza di volontà nel resistere ad un esercito più grande e più forte e dai loro successi. Il loro coraggio e il loro impegno è fonte di ispirazione”, ha sottolineato il capo del Pentagono ribadendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina contro la Russia “per tutto il tempo necessario”.

Ucraina, colloquio Blinken-von der Leyen 

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, hanno parlato oggi della situazione in Ucraina e dell’appoggio da garantire al paese di fronte all’invasione russa. Von der Leyen ha espresso su Twitter la sua “gratitudine” per essere stata informata della visita di Blinken a Kiev e “per la nostra conversazione sulla nostra rispettiva sicurezza e il sostegno economico per l’Ucraina”. L’Ue e gli Stati Uniti “sono uniti negli obiettivi e nell’azione”, ha aggiunto Von der Leyen. “Siamo vicini all’Ucraina nella sua coraggiosa lotta”, ha sottolineato.

Zelensky, russi fanno una buona scelta scappando

In questi giorni l’esercito russo sta dando il meglio di sè, mostrando le spalle. E, dopo tutto, è una buona scelta per loro scappare. Non c’è e non ci sarà posto per gli occupanti in Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio video serale, dopo la conferma del ritiro delle forze di Mosca da Izyum.

Zelensky: “Liberati 2mila chilometri quadrati di territorio da inizio controffensiva” 

Le forze armate ucraine hanno liberato circa 2.000 chilometri quadrati di territorio dall’inizio della controffensiva contro la Russia, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelenskiy in un discorso video.

Filorussi, avanzata forze Kiev nel Lugansk è una fake news

Le notizie sull’ingresso delle truppe ucraine nel territorio dell’autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk sono false e diffuse dall’Ucraina “per seminare il panico”. Lo ha affermato l’ambasciatore a Mosca dei separatisti, Rodion Miroshnik, citato da Interfax, dopo che le autorità di Kiev avevano riferito dell’arrivo delle loro truppe alla periferia di Lysychansk. La situazione è ovunque calma e stabile”, ha aggiunto Miroshnik.

Ucraina, combattimenti vicino aeroporto di Donetsk

Le forze ucraine sono entrate nell’area dell’aeroporto di Donetsk, nella cui periferia sarebbero in corso scontri con le forze russe. Lo hanno riferito fonti di intelligence all’emittente ucraina Canal 24. Secondo le stesse fonti Denis Pushilin, il leader filorusso dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, avrebbe lasciato la città. I canali Telegram filorussi smentiscono la presenza di truppe ucraine nell’aeroporto. Sulle reti sociali i profili filoucraini stanno diffondendo l’immagine del documento ufficiale con cui Pushilin avrebbe rassegnato le dimissioni ma è impossibile verificarne la veridicità.

Ucraina: “Riconquistata città di Balakliya”

Gli ucraini hanno annunciato di aver ripreso il controllo della città di Balakliya. Lo ha dichiarato la vice ministra della Difesa, Hanna Malyar,  in una dichiarazione online, poche ore dopo che la Russia ha annunciato il ritiro delle sue truppe.

Sindaco di Izyum: “La città è stata liberata”

La città di Izyum è stata liberata. Ad annunciarlo è stato il sindaco Vladimir Matsokin, in un’intervista radiofonica. “Le nostre forze armate ucraine sono a Izium. Non si può dire che l’operazione militare per liberare Izium sia finita, ma le nostre forze armate stanno operando”. “La nostra bandiera blu e gialla sta già sventolando. Questo è stato confermato”, ha aggiunto, parlando di “una vera festa, il giorno della liberazione della nostra città”. “Il 10 settembre è il giorno della liberazione di Izium dagli invasori russi”, ha annunciato.

 

Kharkiv, Mosca invita i residenti a fuggire: “Mettetevi in salvo”

 I funzionari che Mosca ha inviato nella regione nordorientale di Kharkiv hanno chiesto ai residenti delle aree  – che precedentemente erano sotto il loro controllo  – di fuggire di fronte all’avanzata delle forze ucraine. “Raccomando ancora una volta a tutti i residenti della regione di Kharkiv di lasciare l’area per proteggere la propria vita e la propria salute”, ha dichiarato oggi il capo dell’amministrazione militare nominata dalla Russia, Vitaly Gantshev

Kiev, Russia non è pronta per la nostra posizione negoziale

Per i negoziati Mosca non c’è. “La Russia non è pronta per la posizione negoziale dell’Ucraina”, dice il consigliere del presidente ucraino Zelensky Mykhailo Podolyak.
“C’è una chiara comprensione che la guerra deve finire alle condizioni dell’Ucraina e senza alcun ‘protocollo di Minsk’. Cioè, non può esserci alcuna linea di contatto, le enclave criminali non possono rimanere in territorio ucraino, la Russia non può rimanere in territorio ucraino”, ha affermato, aggiungendo che i russi “devono pagare tutti questi crimini concretamente o in termini giuridici per lungo tempo, oppure un certo numero di persone deve morire sul campo di battaglia”.

Le condizioni poste dall’Ucraina alla Russia per i negoziati, cioè il ritiro completo dal territorio ucraino ai confini internazionalmente riconosciuti nel 1991 – quindi anche dalla Crimea – e la distruzione di tutte le infrastrutture illegalmente costruite, tra cui il ponte di Kerch.

Telefonata Macron-Zelensky, il presidente francese: “Mosca lascia la centrale di Zaporizhzhia”

“La situazione intorno alla centrale di Zaporizhzhia resta molto preoccupante. Per garantire la sicurezza e l’integrità degli impianti nucleari, siamo al fianco del presidente Zelensky nel chiedere alle forze russe di ritirarsi dall’area”. Lo ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, dopo una telefonata con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. “Ho aggiornato” Macron “sull’andamento delle ostilità. Ho sollevato la questione del bando dei visti per i cittadini russi. Molto tempo è stato dedicato alla crisi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. La nostra posizione è che il solo modo di proteggere l’Europa da un disastro nucleare sia di smilitarizzare l’impianto”, ha riferito dal canto suo Zelensky sempre via Twitter.

Le città riconquistate a est, l’avanzata dell’esercito a sud: secondo l’Institute for the Study of War sono 2500 i chilometri quadrati di territorio ripresi da Kiev

L’Institute for the Study of War, un think tank con sede a Washington, ha riferito di consistenti progressi da parte di Kiev, stimando che con la controffensiva nel nordest abbia conquistato circa 2.500 chilometri quadrati di territorio. Questi combattimenti giungono mentre intanto prosegue l’offensiva di Kiev anche nel sud, nella regione di Kherson: secondo gli analisti, la Russia potrebbe avere tolto suoi soldati dall’est per rafforzare le sue posizioni intorno a Kherson, dando agli ucraini l’opportunità di colpire una linea del fronte indebolita.

 

All’avanzata di Kiev Mosca risponde: “Le nostre truppe si stanno riorganizzando, ci spostiamo nel Donetsk”

“Le truppe russe si stanno riorganizzando nei pressi di Balakliya e Izyum”, nella regione di Kharkiv, “per aumentare gli sforzi in direzione di Donetsk, in modo da raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale di liberare il Donbass”. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax, dopo che le forze ucraine avevano rivendicato la riconquista delle due città, oltre che del centro logistico strategico di Kupiansk.

 

“A questo scopo – spiega la Difesa russa – un’operazione di tre giorni è stata condotta per lo spostamento e il nuovo schieramento organizzato delle truppe a Izyum-Balakliya nel territorio della repubblica popolare di Donetsk”. Mosca afferma quindi di aver “compiuto alcune attività diversive” e riferisce che “le forze armate hanno effettuato potenti attacchi con l’aviazione, i missili e l’artiglieria contro il nemico per evitare che le truppe russe venissero colpite.

 

La controffensiva di Kiev avanza anche verso Lysychansk, Russia in enorme difficoltà sul fronte est

Oltre alla regione di Kharkiv, la controffensiva delle forze ucraine sta avanzando anche verso Lysychansk e le truppe sono arrivate alla periferia della città strategica nell’oblast di Lugansk, conquistata a inizio luglio dai russi dopo una dura battaglia. Lo ha detto alla radiotelevisione ucraina Suspilne il governatore regionale Serhiy Gaidai

Filorussi ammettono: “Evacuiamo civili dalle zone riconquistate da Kiev”

Secondo l’agenzia di stampa statale di Mosca Ria Novosti le autorità russe di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, “restano in città nonostante i bombardamenti in corso, mentre è in corso l’evacuazione della popolazione”. Il capo dei filorussi nella regione, Vitaly Ganchev, ha spiegato che “le autorità hanno iniziato l’evacuazione della popolazione anche da Izyum, Shevchenkovo e Balakliya”.

Kiev, avanzata di decine di chilometri nel sud del paese

Non solo la riconquista di importanti centri strategici a est. Le truppe di Kiev rivendicano anche un’avanzata di “decine di chilometri” nel sud del Paese. “Le nostre truppe stanno avanzando lungo le linee meridionali in vari settori, fra due e diverse decine di chilometri”, ha detto ai media locali Nataliya Gumenyuk, portavoce del Comando meridionale dell’esercito ucraino.

Calcio, dopo le critiche di Pjanic anche Dzeko dice no all’amichevole della Bosnia contro la Russia

Anche Edin Dzeko, come Miralem Pjanic, si è detto contrario a giocare l’amichevole fra le nazionali di calcio di Bosnia-Erzegovina e Russia il 19 novembre a San Pietroburgo, in segno di solidarietà con il popolo ucraino aggredito dai russi. “Sono contro la disputa dell’incontro finchè ci saranno persone che soffrono. Sono sempre stato a favore della pace, e intendo solidarizzare con i cittadini ucraini in questo periodo difficile per loro”, ha detto Dzeko, attaccante dell’Inter e della nzionale bosniaca,  a Sportsport.ba
Ieri a criticare la decisione della Federcalcio bosniaca di accettare l’invito di Mosca a tenere un’amichevole con la nazionale russa era stato Pjanic, che aveva parlato di ‘decisione scandalosa‘. L’incontro dovrebbe svolgersi alla vigilia dell’apertura dei Mondiali in Qatar, previsti dal 20 novembre al 18 dicembre, e ai quali non prenderà parte la Bosnia-Erzegovina e neanche la Russia, esclusa da Fifa e Uefa da tutte le competizioni ufficiali. La Federcalcio russa, oltre che con la Bosnia-Erzegovina, ha concordato amichevoli anche con Iran e Kirghizistan.

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Mosca, forze aeree russe hanno distrutto una stazione radar di tracciamento dell’esercito ucraino

Le forze aeree russe hanno distrutto una stazione radar di tracciamento dell’esercito ucraino nella regione di Mykolaiv e sei depositi di armi e missili nelle parti orientale e sudorientale dell’Ucraina. Secondo l’agenzia di stampa statale TASS, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 13 droni ucraini e distrutto cinque missili HIMARS in aria.

Il presidente della Lettonia, Egils Levits, è il primo leader straniero a dormire a Kiev

Il presidente della Lettonia, Egils Levits, arrivato ieri a Kiev per una visita di più giorni, ha passato la notte nella capitale ucraina diventando il primo leader straniero a dormire in città dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso. Lo sottolinea il Kyiv Independent, pubblicando su Twitter una foto di Levits con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dall’inizio della guerra diversi leader occidentali ed europei si sono recati a Kiev per incontrare le autorità del Paese con complicati viaggi di andata e ritorno in treno, ma senza pernottare sul posto per lo più per motivi di sicurezza.

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I russi fuggono da Kupiansk a piedi attraverso il fiume Oskol

La riconquista di Kupiansk era iniziata con la distruzione del ponte sul fiume Oskol. Le truppe russe sono state costrette a fuggire a piedi attraverso il fiume.

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Kiev annuncia la liberazione di Kupiansk, nell’oblast di Kharkiv.

 Le autorità locali ucraine annunciano la liberazione di Kupiansk, nell’oblast orientale di Kharkiv. Lo ha annunciato su Telegram, Nataliia Popova, consigliere del capo del Consiglio regionale di Kharkiv scrivendo: “Kupiansk è ucraina! Gloria alle forze armate dell’Ucraina!”. Kupiansk era considerato uno dei principali hub logistici dell’esercito invasore russo. La liberazione di Kupiansk è un duro colpo per Mosca perché si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass.
La città dell’Ucraina orientale era stata occupata dai russi il 27 febbraio, tre giorni dopo l’invasione. Oggi l’esercito ucraino ha liberato anche il villaggio di Grakove.

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L’arcivescovo di Kiev denuncia: “La Centrale nucleare di Zaporizhzhia è usata come scudo umano

 “Il nemico sembra impazzire per la propria impotenza, e intensifica il terrore contro la popolazione locale servendosi di persone pacifiche come scudo umano. Persino la Centrale nucleare di Zaporizhzhia è usata come scudo umano”. Lo denuncia l’arcivescovo di Kiev. “Abbiamo esempi di cattura di persone per strada, seguite dalla loro mobilitazione forzata. Questi casi, in particolare, si verificano nella regione di Kharkiv. La nostra Kharkiv, che si sta trasformando in una città martire. Un terzo di tutti i suoi edifici – racconta Shevchuk – è già stato distrutto, e il nemico sta metodicamente rovinando le infrastrutture della città. Alcuni razzi hanno colpito l’università, il cuore dell’istruzione, della scienza e della cultura in questa grande città milionaria”

 

Papa: “La storia regredisce, è terza guerra mondiale ‘totale'”

 Papa Francesco, ricevendo in udienza i partecipanti alla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze torna a chiedere lo stop del conflitto in Ucraina con parole durissime: “Dopo le due tragiche guerre mondiali sembrava che il mondo avesse imparato a incamminarsi verso il rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale, di varie forme di cooperazione. Ma purtroppo la storia mostra segni di regressione. Non solo s’intensificano conflitti anacronistici ma riemergono nazionalismi chiusi, esasperati, aggressivi e nuove guerre di dominio che colpiscono civili, anziani, bambini e malati e provocano distruzione ovunque. I numerosi conflitti armati preoccupano seriamente. Ho detto che era una terza guerra mondiale ‘a pezzi’, oggi possiamo dire ‘totale'”.

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(ansa)

Kiev: “Uccisi 350 soldati russi in ultime 24 ore”

Le forze armate ucraine affermano di aver ucciso 350 soldati russi nelle ultime 24 ore. Il dato appare nel bollettino giornaliero dello Stato maggiore di Kiev, riportato dal ministero della Difesa, secondo il quale l’esercito di Mosca ha perso in totale 52.250 uomini dall’invasione del 24 febbraio. Per quanto riguarda gli armamenti, l’esercito ucraino sostiene di aver distrutto in totale 2.136 carri armati, 4.584 veicoli corazzati e 1.259 pezzi di artiglieria.

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Bombe russe sul Donetsk, uccisi due civili

Due civili sono stati uccisi e altri cinque sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nella regione ucraina di Donetsk: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta Ukrinform. “Il 9 settembre i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk: a Bakhmut e Yahidne”, ha scritto Kyrylenko. Nel complesso, dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso, in questa regione sono stati uccisi 821 civili e 2.053 sono rimasti feriti.

Camion in fiamme a Bakhmut dopo un attacco delle forze russe

Camion in fiamme a Bakhmut dopo un attacco delle forze russe (ansa)

Germania, Baerbock a Kiev, seconda visita da scoppio guerra

La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, è arrivata a Kiev per quella che è la sua seconda visita in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio. La sua presenza nella capitale ucraina, che non era stata annunciata per motivi di sicurezza, ha lo scopo di dimostrare “che continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, con la consegna di armi e con il sostegno umanitario e finanziario”, ha affermato Baerbock.

Gb, fronte difesa russo sotto pressione a nord e sud

La controffensiva ucraina lanciata il 6 settembre nel sud della regione di Kharkiv (nordest) ha colto di sorpresa le forze russe, mentre prosegue la controffensiva nella regione di Kherson (sud): con queste due operazioni, il fronte difensivo russo è sotto pressione sia sul fianco settentrionale, sia su quello meridionale. Lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Nella regione di Kharkiv le truppe ucraine hanno guadagnato fino a 50 chilometri di terreno lungo uno stretto fronte precedentemente occupato dai russi ed hanno preso il controllo o circondato numerose città, prosegue il rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra. Di conseguenza, le forze russe attorno alla città di Izium sono sempre più isolate e le unità ucraine adesso minacciano la città di Kupiansk, la cui cattura sarebbe un duro colpo per Mosca perché si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass.

Ucraina: autorità filorusse, Kiev decide stop energia Zaporizhzhia

Secondo le autorità filo-russe nella regione di Zaporozhzhia, Kiev ha deciso unilateralmente di non ricevere più energia dalla centrale nucleare di Energodar: lo ha dichiarato, come riporta la stampa russa, un esponente del consiglio principale dell’amministrazione locale, Vladimir Rogov.  “La fornitura di elettricità dalla centrale di Zaporozhshia al territorio ucraino è stata interrotta, per decisione unilaterale di Kiev, sebbene vi sia la possibilità tecnica di fornirla”, ha affermato Rogov secondo l’agenzia Ria Novosti. Lo scorso 3 settembre, le stesse autorità filorusse avevano riferito di avere sospeso la fornitura per questioni tecniche, in seguito al danneggiamento di due linee elettriche dovute ai bombardamenti.

Arrivata in Africa un’altra nave carica di grano ucraino

 Un’altra nave carica di grano ucraino è arrivata in Africa: lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. Si tratta della Seaeagle, che trasportava 65.000 tonnellate di grano. La nave, che  aveva lasciato il porto ucraino di Chornomorsk il 26 agosto scorso, è approdata in un porto del Sudan. Da quando è stata lanciata l”iniziativa del grano’, 16 navi sono partite dai porti dell’Ucraina dirette in Africa e sono state consegnate quasi 500.000 tonnellate di cereali.

La Russia invia 1.300 soldati ceceni nella regione di Kherson

La Russia ha inviato 1.300 soldati ceceni nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto oggi lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I soldati, spiega lo Stato Maggiore,  sono stati inviati a sostegno delle truppe di Mosca nelle zone occupate della regione, nel contesto della controffensiva ucraina in corso nel sud del Paese.

Kharkiv, evacuati civili da 3 città

Nella regione di Kharkiv, dove sono in corso aspri combattimenti tra le forze ucraine e le truppe russe, si sta procedendo all’evacuazione della popolazione civile. Lo ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Vitaly Ganchev, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Le evacuazioni riguardano le città di Izyum, Kupyansk e Veliky Burluk”, ha detto Ganchev.



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